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Dal '61 all'80
Il nuovo giovane parroco, P. Luigi Ilari, giunto a Campocavallo il 14 luglio 1964, portò entusiasmo, vivacità e voglia di fare. Vi fu un risveglio non solo religioso, ma anche sociale, figlio per molti versi anche di una società che si stava trasformando a ritmi impressionanti. La civiltà contadina, che per tanti secoli aveva caratterizzato e segnato il percorso dei tempi e delle generazioni, stava impietosamente scomparendo per far luogo alla civiltà industriale e dei consumi. La vicina Castelfidardo, città non solo della fisarmonica ma anche di altre innumerevoli attività artigianali della piccola e media industria, offriva molte opportunità di lavoro, sia in fabbrica che a domicilio. Sono anni di transizione vera e propria, anche per il Covo e la Festa andò avanti per almeno un decennio tra alti e bassi.
1961 - Tempietto della Vergine di Campocavallo

1962 - Cupola del Santuario di Campocavallo

Molte furono le novità, rispetto al passato, che P. Luigi Ilari ed i pochi altri introdussero. La prima fu certamente quella che il carro fosse trainato dai trattori e non dai buoi. Ciò fu favorito dall'introduzione delle macchine in agricoltura e fece inoltre si che una vera e propria sfilata di trattori agricoli, prima di andare a precedere il Covo nella processione, fossero benedetti dall'officiante. Il sistema di lavorazione del Covo cambiò: la struttura portante divenne in ferro, mentre fino a quell’epoca (1965), il Covo era stato sempre realizzato con la sola struttura in legno.
Anche la scelta del soggetto da realizzare, che prima era lasciata un po’ al libero arbitrio di coloro che abitualmente realizzavano il Covo, con P. Luigi Ilari divenne più razionale e per alcuni aspetti anche più creativa. Ad esempio, quando furono istituite le Regioni, nel 1970, fu scelto il soggetto dell'Italia delle Regioni. Allo stesso modo, quando nel 1979 fu allargata ad altri Paesi l’Unione Europea, si pensò bene di riprodurre la nuova configurazione geo–politica della Comunità Europea. Stesso discorso vale per i grandi avvenimenti religiosi: per l’edizione del 1968 fu eseguita la riproduzione dei simboli dell’Eucarestia, in omaggio al Congresso Eucaristico Nazionale di Pisa tenutosi in quell’anno.
1963 – Eucarestia

1964 - Omaggio alla Vergine

1965 - Santuario di Campocavallo

1966 - Soggetto religioso

1967 – Trinità

1968 – Eucarestia

1969 - Ancora della salvezza

1970 - L’Italia delle Regioni

1971 - Il veliero (la barca della salvezza di S. Pietro)

1972 - Soggetto religioso

1973 – Eucarestia

1974 - “Cuore Immacolato di Maria”

1975 - Anno Santo e la colomba della pace

Uno dei costruttori racconta un episodio curioso: “L’anno in cui vennero realizzate le colombe della pace: mica le abbiamo costruite con il disegno geometrico sotto mano! C’erano i piccioni nella cova, li prendemmo con P. Luigi, li tenevamo nelle mani e li osservavamo. In base a quanto vedevamo, modellavamo il ferro torcendolo da una parte o dall’altra, facendo e rifacendo, componendo e scomponendo. Poi mettemmo, con molte difficoltà, il compensato che, a differenza del legno, è molto più difficile da adattare alle forme, ma alla fine siamo riusciti nell'intento!”.
1976 - Tempietto della Vergine

1977 - Soggetto religioso

1978 - Santuario di Campocavallo

1979 - “L’Europa Unita”

1980 – Ostensorio
