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Le Edizioni
I Covi realizzati
La scelta del soggetto da realizzare è una decisione importante che il Comitato della Festa del Covo prende solitamente con largo anticipo annunciandola già al termine dell’edizione che precede. Le decisioni sono adottate riponendo uno sguardo attento alla realtà circostante. Grande attenzione è data alla fede ed alla devozione mariana. Non c’è riunione del Comitato, infatti, che non si apra e non si concluda con un’Ave Maria recitata dai presenti.
Ogni epoca è stata caratterizzata da decisioni che si richiamano a manifestazioni di fede autentica, come furono in particolare, quelle iniziali, dagli anni ’40 agli anni ’60, veri e propri atti devozionali alla Vergine di Campocavallo: fu replicata varie volte, infatti, la corona ed il cuore trafitto dalle sette spade, a simboleggiare l’Addolorata; poi, con il tempo, la scelta è caduta su soggetti di ambito locale scelti, con semplicità, nella cerchia ristretta della simbologia legata al Santuario ed alla religiosità Mariana (figure, immagini, emblemi facilmente identificabili).
Con gli anni ’70 l’orizzonte si allargò estendendosi anche ad avvenimenti, fatti e simboli non solo strettamente riconducibili alla devozione mariana locale. A partire dal 1981, la Festa, si è dapprima regionalizzata varcando per la prima volta i confini territoriali delle Marche. La riproduzione del Santuario di Casalbordino rappresentò una svolta nella storia della Festa del Covo perché portò il Covo fuori regione, in Abruzzo. Da qui il passo per andare oltre gli stessi confini nazionali fu breve. L’esperienza di questo genere si ebbe nel 1994, quando in onore dei tanti osimani emigrati tra fine Ottocento e metà Novecento in Argentina, la Festa fu dedicata in onore della Vergine di Lujan. Il Covo di quella edizione è ancora oggi esposto nel museo storico cittadino della città di Armstrong (provincia di Santa Fe) dedicato ad Enrico Orsetti (1900-1870), un contadino di Campocavallo nato per l’appunto in Argentina.
Da allora il Covo ha raffigurato i più importanti Santuari del mondo, oltre ovviamente a luoghi di culto e di fede particolarmente cari agli italiani. Al termine di ogni edizione della Festa, in tutte le località “gemellate”, il Covo è stato trasferito per essere posto in mostra e dal piazzale di Campocavallo è giunto incredibilmente anche fino alla Piazza Rossa di Mosca!
Elenco dei soggetti realizzati nelle diverse edizioni:
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1939 - Corona dell’Incoronazione della Vergine di Campocavallo
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1940 - “Corona” con il “Cuore trafitto dalle sette spade”
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1941 - “Corona” con il “Cuore trafitto dalle sette spade”
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1942 - “Corona” con il “Cuore trafitto dalle sette spade”
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1950 - Cappellina votiva della Madonna
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1951 - Campanile con campana
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1952 - Altarino con la Vergine
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1953 – Ostensorio
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1954 - Santuario di Campocavallo (facciata principale)
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1955 - Altare con Tempietto della Vergine
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1956 - Altare con “Corona”
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1957 – Eucarestia
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1958 - Chiesetta del Prodigio di Campocavallo
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1959 - La Nazione Italiana
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1960 - La Pietà
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1961 - Tempietto della Vergine di Campocavallo
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1962 - Cupola del Santuario di Campocavallo
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1963 – Eucarestia
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1964 - Omaggio alla Vergine
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1965 - Santuario di Campocavallo
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1966 - Soggetto religioso
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1967 – Trinità
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1968 – Eucarestia
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1969 - Ancora della salvezza
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1970 - L’Italia delle Regioni
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1971 - Il veliero (la barca della salvezza di S. Pietro)
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1972 - Soggetto religioso
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1973 – Eucarestia
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1974 - “Cuore Immacolato di Maria”
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1975 - Anno Santo e la colomba della pace
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1976 - Tempietto della Vergine
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1977 - Soggetto religioso
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1978 - Santuario di Campocavallo
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1979 - “L’Europa Unita”
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1980 – Ostensorio
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1981 - Santuario di Madonna dè Miracoli di Casalbordino (Ch)
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1982 - Chiesetta del Prodigio di Campocavallo
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1983 - Santuario di Monte Senario in Vaglia (Fi)
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1984 - Chiesa del Crocefisso di Numana
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1985 - Basilica di S. Maria degli Angeli di Assisi (Pg)
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1986 – Eucarestia
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1987 - Duomo di Osimo (Cattedrale di S. Leopardo)
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1988 - Basilica Santa Casa di Loreto
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1989 - I simboli dell’Eucarestia e della Pace
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1990 - I doni del Signore
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1991 - Duomo di Ancona (Cattedrale di San Ciriaco)
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1992 - Tempietto della B.V. Addolorata di Campocavallo
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1993 - Basilica Sacro Convento in Assisi (Pg)
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1994 - Basilica Nostra Signora di Lujan (Buenos Aires - Argentina)
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1995 - Omaggio devozionale alla Beata Vergine Addolorata di Campocavallo
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1996 - Santuario della Madre di Dio di Jasna Gora in Czestochowa (Polonia)
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1997 - Basilica di S. Antonio di Padova
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1998 - Santuario dell’Addolorata di Castelpetroso (Is).
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1999 - Il Beato Padre Pio da Pietrelcina benedicente la nuova basilica di S. Giovanni Rotondo
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2000 - Basilica della Natività Betlemme (Palestina)
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2001 - Santuario della Nostra Signora di Fatima (Portogallo)
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2002 - Basilica Patriarcale di San Marco a Venezia, in omaggio al Beato Papa Giovanni XXIII
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2003 - Omaggio a S. Giuseppe da Copertino nel IV Centenario della nascita
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2004 - Santuario Nostra Signora di Lourdes (Francia)
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2005 - Santuario della Madonna del Divino Amore di Roma
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2006 - Basilica di S. Antonio di Padova (riproposizione)
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2007 - Cattedrale di Santiago de Compostela (Spagna)
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2008 - Madonna delle Grazie di Altötting (Germania)
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2009 - Cattedrale di San Basilio di Mosca (Russia)
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2010 - Santuario della Beata Maria Vergine del Santo Rosario di Pompei
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2011 – L’Eucarestia , baldacchino del Bernini in San Pietro
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2012 – Cattedrale di Santa Maria Assunta di Rieti
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2013 – Basilica del Sacro Cuore di Parigi (Francia)
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2014 - Basilica Papale di San Pietro in Vaticano
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2015 – Chiesa di Maria Regina della Pace di Medjugorje (Bosnia-Erzegovina)
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2016 – Chiesa di Santa Sofia di Sofia (Bulgaria)
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2017 – Duomo di Orvieto
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2018 – Basilica Marianska di Cracovia (Polonia)
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2019 – Santuario Beata Vergine Addolorata di Campocavallo di Osimo
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2020 – Nell’anno terribile del Covid, la rassegna dei Covi delle precedenti edizioni
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2021 – L’Eucarestia
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2022 – Altare del Crocifisso Miracoloso del Duomo di Osimo
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